venerdì 25 aprile 2008

Il gorgo della Garisenda


Nel video la voce dell'autore che racconta nel dialetto romagnolo di Poggio Berni.


Il gorgo della Garisenda

Andavamo di là del fiume, d’estate, a fare il bagno nel gorgo della Garisenda.
Camminavamo nell’ombra dei pioppi tra i campi  ancor gialli, col profumo di grano appena tagliato poi, in fondo al viottolo, coi sandali nelle mani, attraversavamo il letto del fiume, saltando coi piedi nudi sui sassi che scottavano, sguazzando nelle pozze d’acqua calda come il piscio, passando sopra la crosta tutta screpolata del sabbione.
Le urla, i salti, gli scherzi, le risate riempivano il silenzio della Marecchia addormentata nella calura del solleone.
L’aria ferma, calda, piena di luce ti abbagliava gli occhi. Poi gli schizzi  dei tuffi dalla massicciata, gli schiaffi dell’acqua chiara, mano a mano più torbida, la serpentina delle mutande, dei sandali, dei calzoncini, delle canottiere sopra i cespugli.
Non avevamo neanche cinquant’anni in sei, ed eravamo belli, belli in quel silenzio, sotto il sole, intanto che ci asciugavamo nudi e stanchi, stesi sulla sabbia dorata, a guardare il cielo blu sopra il nostro fiume.






martedì 22 aprile 2008

il trattore Landini

Nel video la voce dell'autore che racconta nel dialetto romagnolo di Poggio Berni.


il Landini

Quando il primo sole spazzava via l’ombra della notte dai campi ancora gialli del grano mietuto da poco, verso le quattro del mattino, per il fresco, il contadino attaccava l’aratro a Ro e Bunì e si metteva ad arare la collina del Poggio.
Si sentiva, ogni tanto, la sua voce, «va là Rò» ma era lontana, non dava fastidio, era come una cantilena che ti conciliava il sonno e, un giorno dopo l’altro, il giallo lasciava il posto al bruno della terra appena rivoltata.
Poi Ro e Bunì sono andati in pensione e al loro posto ci si è messo un trattore. Cominciava al crepuscolo e andava avanti tutta la notte “pum....pum.... pum pum pum pum pum...”
«Che ti venga un accidente» sacramentava il mio babbo, rigirandosi nel letto, tentando di dormire alla svelta, perchè alle tre e mezzo doveva alzarsi per andare a lavorare alla fabbrica.
Ma non si dormiva, appena chiudevi gli occhi “pum....pum.... pum pum pum pum pum...” quelle schioppettate ti si infilavano nel cervello.
Quest’anno va meglio perchè, al posto del Landini, c’è un Caterpiller che fa solo il rumore di un camion, un “brrrrr” tutto uguale, mai uno scatto, sempre lo stesso tono, oddio, qualche sgasata sì, ma solo ogni tanto, comunque educata, senza nervoso, sembra quasi gli dispiaccia.
Vuoi mettere con "pum... pum... pum pum pum pum?" ...neanche a parlarne!